Rituali
Che cos’è un rituale?
Un rituale è un’azione dal contenuto simbolico, viene utilizzato per illustrare, sottolineare o evidenziare il lato emozionale di un intervento.
Questi sono componenti fisse di ogni cultura. Provengono da un contesto specifico e vantano un significato nel contesto stesso. Vi sono rituali ovunque laddove le persone convivono: in famiglia, sul posto di lavoro, nella politica.
Esempi di rituali sono matrimoni, feste di compleanno con gli amici e cene di commiato sul posto di lavoro.
Qual è la funzione di un rituale?
Un rituale viene utilizzato per trasmettere un significato emotivo a un’azione.
Serve a scandire il ritmo di iter temporali, sociali o biografici. I rituali danno corpo ai passaggi, strutturano la quotidianità, disciplinano gli eventi sociali e semplificano la comunicazione tra gli individui. Vantano inoltre una funzione orientativa, rassicurante ed emotiva.
Che importanza hanno i rituali nell’ambito dei progetti?
I rituali strutturano processi complessi che spesso si svolgono contemporaneamente all’interno dei progetti e forniscono un tenore emozionale. Sfide specifiche all’interno dei progetti vengono gestite con obiettivi e traguardi intermedi chiaramente definiti. Con questi strumenti si valuta e si corregge la procedura, in modo da ridurre al minimo i rischi. Per sostenere le sfide emotive, invece, si fa ricorso ai rituali, che strutturano la collaborazione nel team, creano un senso di appartenenza, motivano e conferiscono un orientamento emotivo all’iniziativa.
Come si strutturano i rituali?
Un rituale può essere ad esempio quello di festeggiare regolarmente i successi conseguiti. Il raggiungimento di una pietra miliare oppure l’acquisizione di un nuovo partner possono essere un’occasione per festeggiare. In questo modo si sottolinea emotivamente la prestazione. I collaboratori ottengono la stima del loro valore e il riconoscimento che meritano e nel contempo il team acquisisce un senso di appartenenza e di forza.
Ma cos’è un Rituale Magico?
Spesso i due termini siano utilizzati come sinonimi ma, in realtà, indicano due operazioni molto diverse.
Gli incantesimi sono veicoli attraverso i quali raggiungere l’autorealizzazione.
I rituali sono pratiche che ci consentono di ringraziare ed entrare in sintonia sia con il nostro microcosmo e con quello di coloro che ci circondano, sia con il macrocosmo.
Gli incantesimi si compongono di tre parti: formula, allestimento dell’altare ed esecuzione.
Durante gli incantesimi è anche possibile fare offerte agli Dei per propiziarci la loro benevolenza o ringraziarli.
I riti invece si differenziano dagli incantesimi per una maggiore complessità di composizione, sia nelle singole fasi, sia negli oggetti rituali richiesti. Inoltre il loro svolgimento, spesso complesso, può coinvolgere più persone.
I riti sono celebrazioni formali, per questo motivo la loro esecuzione è spesso definita e non modificabile.
Viceversa gli incantesimi presentano più elasticità e adattabilità alle diverse necessità del momento.
Il rito di solito è officiato nell’ambito di ricorrenze e iniziazioni, e può avere lo scopo di ringraziare o onorare una o più divinità, oppure di celebrare qualche festività.
Diversamente l’incantesimo serve di solito per chiedere qualcosa in base alle proprie esigenze. Le richieste possono essere di carattere sia materiale sia spirituale ed è possibile rivolgerle a Divinità, Spiriti, Angeli o anche la semplice Energia secondo la tradizione seguita dall’officiante.